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la primavera è nell'aria, la sento al mattino quando apro la finestra per far entrare un pò d'aria fresca nella stanza. percepisco questa rinascita in ogni atomo e irrimediabilmente, ogni mio pensiero viene catapultato dall'altra parte del mondo, a quella primavera del 2003 passata in Messico a fare rilievi geologici del vulcano Nevado de Toluca.
quattro mesi in cui i ritmi erano dettati dallo scorrere naturale del tempo, usando il tramonto del sole come orologio per tornare a casa.
mi piace pensare a quel periodo, che è stato come una specie di spartiacque tra la mia vita da studente irrequieta prima e l'età adulta, più matura, dopo. e che ha contribuito non poco a farmi trovare il mio posto nel mondo.
ho rivisto ieri sera un'intervista a Lucio Dalla fatta dalla Bignardi nel 2008 e mi ha fatto effetto pensare che lui non c'è più. non sono mai stata una sua fan, non ho un suo disco e non l'ho mai seguito. però da ieri mi sento un pò più sola. perchè era una persona un pò sopra le righe, che sapeva regalare positività e gioia di vivere.
e che si sentiva elettrizzato all'idea di imparare a fare sempre cose nuove, ogni giorno.
D. Bignardi:"lei ha l'aria di uno che si è sempre divertito..."
L. Dalla:"è assolutamente vero".